I giovani normali, gli adolescenti, hanno tantissimo tempo libero. la società è profondamente cambiata; manda a scuola, diversamente da ieri, tutti i suoi figli almeno fino a diciotto anni. Il bisogno di aggregarsi, di divertirsi, di giocare, è necessario almeno quanto il dovere di studiare e di lavorare. Pochi sono i luoghi sereni ed armoniosi che possiamo offrire ai giovani. sono nate le discoteche, le birrerie, i piano bar, i centri sportivi, i centri sociali…
Ognuno di questi luoghi ha una finalità ben precisa ma, secondo me, parziale rispetto alle profonde esigenze dei nostri figli. L’oratorio contiene tutte queste parcellità, con una ricchezza in più: sa dare un significato al divertimento, alla ricerca di felicità e gioia. Don Bosco, educatore nato e uomo di sintesi concrete, ai giovani sbandati e annoiati della torino dell’ottocento, ha proposto il cortile come luogo ricco di significati non solo ludici. L’aspetto, infatti, più affascinante e più pedagogico dell’oratorio, è proprio il cortile. Il bisogno dei nostri figli di scaricare le aggressività, le infinite potenzialità fisiche, di giocare e di divertirsi è sconfinato, ma non trova risposte facili. Come sono fatte le nostre città e la velocità dirompente dello sviluppo fisico dei nostri figli, esistono spazi, luoghi, tempi esteriori e interiori, su loro misura. Il pallone, la chitarra, la batteria, il gruppo, il nuoto, il campeggio, il canto, raccolto dentro il contenitore “oratorio” permettono di ritrovare armonie tra fisico, psiche ed etica. Non dobbiamo sottovalutare la cornice entro la quale i giovani si scatenano e si divertono. I disagi di oggi non sono dovuti a mancanza di qualche cosa, ma ad eccesso di tutto, a sovrapposizione di opportunità, ad incapacità di catalogare le priorità, al facile contrabbando tra felicità e divertimento. L’oratorio queste chiarezze le sa fare, con vantaggio per tutti. per gli adulti che prevengono, per i giovani che si divertono serenamente, per la società che, riscoprendo il meglio della sua storia, riappacifica il presente con il passato. Per realizzare queste “verità salesiane” un po’ di anni fa un gruppo di adulti di Mariano Comense ha inventato ‘Oltre Noi…’. Cioè ha aggregato un centinaio di adolescenti, più o meno esuberanti, e ha tentato di dare un senso al loro divertimento. Ci sono riusciti egregiamente. Questa volta non è stato solo il cortile a farla da padrone, ma anche il palco o meglio i palchi di mezza italia. Testi, musiche, regia, attori, chitarre, pulmini stracarichi, costumi fatti in casa e per mesi e mesi musica e felicità. E’ obbligo andare oltre!
don Antonio Mazzi (comunità Exodus)